Partecipazioni e inviti…che confusione! Cominciamo con una semplice distinzione: le partecipazioni si spediscono a tutti coloro che si vuole siano presenti alla cerimonia in chiesa o in Comune. Gli inviti sono solo per i partecipanti al banchetto di nozze. Generalmente è necessario ordinarne una quantità superiore al primo conteggio effettuato, per non rischiare di dover fare una ristampa all’ultimo minuto.

La tradizione vuole che le partecipazioni siano scritte con penna stilografica a inchiostro nero su carta bianca o color avorio. Oggi le nuove tendenze prevedono molta varietà sia di carte che di colori.
Ci sono poi alcune regole da tenere presente relativamente all’impostazione dell’annuncio: o sono i genitori degli sposi a annunciare il matrimonio oppure sono gli sposi stessi. La prima soluzione è quella più formale, potremmo dire da etichetta, e spesso è usata nel caso di sposi molto giovani; la seconda è quella più moderna, la più usata oggigiorno.

L’invito è bene recapitarlo, rigorosamente a mano, uno o due mesi prima del giorno delle nozze (e comunque non più tardi di 6 settimane) in busta aperta con gli indirizzi scritti in bella calligrafia.

È consigliabile inoltre predisporre da subito, nella stessa carta e stampa degli inviti, anche i bigliettini con i nomi dei due sposi da legare alla bomboniera. In ultimo le regole del galateo vorrebbero anche la presenza di cartoncini di ringraziamento: dopo le nozze, gli sposi dovrebbero inviare a tutti coloro che li hanno omaggiati di un regalo, una frase di ringraziamento.

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